Lorenza Farina
È nata a Vicenza dove ha lavorato come bibliotecaria. Vive a Sandrigo, in provincia di Vicenza.
Le piace scrivere per bambini e per ragazzi con una predilezione per le storie ambientate nel verde, perché i prati, il giardino, la siepe sono come libri da “sfogliare” e da “leggere“ con rispetto e amore.
Dice che vorrebbe avere più tempo da dedicare a questa sua passione ma, in realtà, il richiamo delle storie e dei libri è così irresistibile che il tempo lo trova sempre. Quando inventa un nuovo racconto è come se tornasse bambina perché, in fondo, tutte le storie che si narrano vengono pescate dentro quell’unico pozzo profondo che è l’infanzia.
Ha pubblicato una trentina di libri tra romanzi, racconti, fiabe e filastrocche. Ha scritto storie divertenti come Il mal di pancia della luna (Panini ragazzi, 2005) o Sogni bambini (Notes Edizioni, 2023), storie ricche di emozioni come Viola non è rossa (Kite edizioni, 2008, ristampa 2013) e Il guerriero di legno, (Paoline, 2019), ma anche storie che fanno riflettere, come i racconti sulla Shoah, La bambina del treno (Paoline, 2010), Il volo di Sara (Fatatrac, 2011), La casa che guarda il cielo. Storia di Anna Frank, (Edizioni Raffaello, 2014), Come ali di gabbiano (Paoline, 2019).
Predilige le storie brevi che si adattano ad un albo illustrato, perché nella sua testa la trama e i personaggi nascono già a colori. Scrivere un racconto breve è come cogliere l’attimo, è come assistere a una luminosa “epifania”.
Con i suoi libri ha collezionato numerosi riconoscimenti, tra i quali la segnalazione al Premio “H.C.Andersen – Baia delle Favole”-Sestri Levante 1998 per la fiaba inedita Il treno delle parole. Ma il premio più grande è quello di svegliarsi la mattina con una nuova storia da raccontare. Allora si siede in cucina di fronte alla finestra che dà sul prato e inizia a “volare” con la fantasia in un mondo immaginario dove alla fine si perde.
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in copertina: illustrazione di Lucia Ricciardi, tratta da “Le case di Zoe” MIMebù.